sabato 20 maggio 2017

Cronache di una Chiattona - Combattere; combattere sempre

La fase due inizia che me ne vado a Roma e come già detto la dieta inizia il 16 febbraio. Ancora non ci credevo di poter mangiare pasta e pane a pranzo,e altro pane a cena. Parto bella carica, pochissimi sgarri ma rimango comunque una donzella col culo pesante e non faccio sport.
Arrivo al secondo controllo che peso 115.8 kg. -6,1 kg. Sono gasatissima.

Parto di nuovo ma a sto giro faccio un sacco di sgarri, anche se inizio a fare un po’ di esercizi coi pesi. Mi impegno tantissimo anche se perdo un po’ il controllo col cibo. Per me è una battaglia difficilissima; sono molto emotiva di mio e tutto il sovraccarico di emozioni lo butto sul cibo. Che io sia triste, annoiata, depressa, felice, sti cazzi, io mangio. Non so bene perché faccio ancora fatica a capirlo. Non so se è per la solita motivazione del “deve colmare un vuoto (de che) dentro” oppure perché me piace magnà, oppure perché ce l’ho nel DNA perché pure mio padre si ingozza di cibo qualsiasi cosa succeda. Fatto sta che per me è una lotta continua e solo ultimamente sto imparando a capire quando ho fame perché effettivamente ho bisogno di mangiare oppure ho fame perché c’è qualcosa che non va. E vi assicuro che è una cosa difficilissima da capire. Ma ce la sto facendo e per me, dopo una vita passata a mangiare per sfogare qualsiasi frustrazione, delusione o emozione è un traguardo enorme.

Fatto sta che arrivo al terzo controllo che peso 112.0 kg. Però, la bioimpendenziometria mi dice che per quanto riguarda la massa grassa e la massa magra non è cambiato nulla e per me questa è una mazzata sulla testa. Mi sento una merda, come se tutti i miei sforzi non fossero serviti a nulla.
Rimango ferma due settimane, provo a fare del cardio e i miei esercizi ma non trovo la motivazione.
Passo le mie giornate in un limbo di odio verso me stessa e frustrazione, fino a che una mattina mi alzo e dico vaffanculo. Ho perso praticamente 10kg, non posso buttarmi giù per queste cazzate e quindi ricomincio a mangiare bene, riprendo con fatica le mie sessioni di cardio e a oggi (20/5) dopo quasi un mese il mio peso è praticamente uguale, ma non importa. Non devono essere i numeri di una bilancia a demoralizzarmi perché i risultati io li vedo allo specchio, li vedo quando indosso magliette che fino al mese scorso mi stavano aderenti e che ora si stanno allargando, lo vedo perché devo ricominciare a mettere la cintura ai pantaloni perché altrimenti mi cadono. Lo vedo perché nonostante io sia ancora obesa, ogni giorno acquisto una piccola percentuale di sicurezza in me che fino a ieri non avevo.


Quindi mai arrendersi ma combattere; combattere sempre. 


A presto, Chia 

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