Questo è un nuovo format. Siccome il 6 febbraio 2017
ho deciso di riprendere in mano la via vita, ho deciso (con qualche mese
di ritardo) di tenere una specie di diario da condividere sull’internet. E chissà
magari qualche ragazza nella mia situazione si sentirà meno
sola.
A causa dei miei problemi di depressione e
insicurezza, accompagnati da una buona dose di pigrizia trovavo sfogo e
conforto nel cibo. A luglio, avevo fatto delle visite per sottopormi ad
un intervento chirurgico chiamato sleeve gastrectomy un’operazione
che consiste nella rimozione dell’80-90% dello stomaco. Ma grazie
al mio essere fifona, durante il ciclo di visite ho stilato una lista di
pro e contro (grazie Rory Gilmore) che mi hanno fatto prendere la
decisone migliore della mia vita; ovvero rinunciare all’operazione.
E così la mia vita è andata
avanti nel disagio del cibo e l’ansia. Fino a che a gennaio, dopo le fantastigliose
feste natalizie salgo sulla bilancia e appare il numero 121,9.
Al che mi sono guardata allo specchio per parecchio tempo. Non mi riconoscevo più, non mi sentivo di appartenere a quel corpo sfigurato, che faceva fatica a camminare per pià di dicei minuti e non riusciva a fare 3 piani di scale senza trovarsi quasi a crepare una volta entrata in casa.
Al che mi sono guardata allo specchio per parecchio tempo. Non mi riconoscevo più, non mi sentivo di appartenere a quel corpo sfigurato, che faceva fatica a camminare per pià di dicei minuti e non riusciva a fare 3 piani di scale senza trovarsi quasi a crepare una volta entrata in casa.
Così, chiedo aiuto a mia madre che nelle
ricerche in internet è campionessa olimpica e in quattro e quattr’otto
mi trova una nutrizionista vicino a casa.
Le scrivo una mail e prendo appuntamento per il 6 febbraio 2017 alle ore 17.
Arriva il fatidico giorno e mi avvio verso lo studio della dottoressa. Mi fa subito una bella impressione; è molto gentile e pacata e con molto tatto. Facciamo un breve colloquio in cui le racconto la mia anamnesi famigliare, le mie abitudini alimentari e i problemi che ho col cibo. Dopodiché, mi pesa e mi fa la impedenziometria, che è un test che attraverso due elettrodi applicati su polso e gamba calcola la percentuale di massa grassa e massa magra e l’idratazione del tuo corpo. Finita la visita mi informa che entro due o tre giorni mi invierà la dieta per mail.
Le scrivo una mail e prendo appuntamento per il 6 febbraio 2017 alle ore 17.
Arriva il fatidico giorno e mi avvio verso lo studio della dottoressa. Mi fa subito una bella impressione; è molto gentile e pacata e con molto tatto. Facciamo un breve colloquio in cui le racconto la mia anamnesi famigliare, le mie abitudini alimentari e i problemi che ho col cibo. Dopodiché, mi pesa e mi fa la impedenziometria, che è un test che attraverso due elettrodi applicati su polso e gamba calcola la percentuale di massa grassa e massa magra e l’idratazione del tuo corpo. Finita la visita mi informa che entro due o tre giorni mi invierà la dieta per mail.
Ironia della sorte due giorni dopo sono partita per Roma per
andare dagli zii del mio ragazzo, quindi la dieta l’ho iniziata il 16 febbraio.
E con questo incipit chiudo questo primo capitolo della mia avventura, al prossimo post!
E con questo incipit chiudo questo primo capitolo della mia avventura, al prossimo post!
Chia ♥
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